Sabato 19 dicembre è deceduta all’Ospedale san Camillo di Roma, per le complicazioni insorte a seguito di un aneurisma carotideo, la professoressa Rosanna Ciappa, che è stata tra i soci fondatori del gruppo locale S.A.E. di Napoli.
Laureata in Lettere moderne presso l’Università “Federico II” di Napoli, ha poi insegnato in quell’Ateneo “Storia del Cristianesimo e delle Chiese”, concentrando i suoi interessi soprattutto sulla “Storia dell’evangelismo italiano” e sulla “Storia della ricerca critica e dell’esegesi biblica tra Ottocento e Novecento”, con particolare riferimento al modernismo cattolico di area francese e al protestantesimo liberale. Figura di spicco della cultura partenopea e donna di convincimenti religiosi ben radicati, ha partecipato con grande passione e competenza, sin dagli Anni Settanta, al dibattito sui temi sociali più caldi, filtrati sempre alla luce della Parola contenuta nelle Sacre Scritture. Si è altresì prodigata nell’animare il dialogo interconfessionale e interreligioso, contribuendo con i suoi preziosi consigli alla nascita del gruppo locale S.A.E. di Napoli.
I funerali si sono svolti oggi, lunedìì 21 dicembre, nei locali della Chiesa Cristiana del Vomero – Napoli, che si caratterizza per il fatto di comprendere una componente valdese e metodista. Il culto è stato officiato dalla pastora valdese Dorothea Muller, la cui predicazione è partita dal commento a Giovanni 11, 25-27 (“Io sono la resurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai…”). L’omelia è stata corredata da alcuni significativi messaggi, tra i quali ricordiamo quelli del pastore Eugenio Bernardini (moderatore della Tavola Valdese), del pastore Antonio Squitieri (metodista, ex presidente del Consiglio di Circuito), del pastore Leonardo Magrì (della chiesa valdese di via dei Cimbri, Napoli), del dottore Luciano Cirica (in rappresentanza della comunità valdo -metodista del Vomero e della diaspora casertana) e della dottoressa Alessandra Trotta (presidente dell’OPCEMI).
La chiesa era stracolma di gente: i tanti amici, i colleghi universitari, membri delle diverse comunità evangeliche campane, molti soci e simpatizzanti del S.A.E. locale e don Gaetano Castello, in rappresentanza della curia napoletana.